COVID-19: al via la campagna “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”
Il 55% di persone nel mondo oggi vive senza alcuna tutela sociale. Hanno perduto i diritti umani fondamentali come quelli dell’accesso al cibo, alla salute, al lavoro dignitoso, e si ritrovano privi di ogni tipo di protezione e ancora più vulnerabili.
Così accade in America Latina, in India, in alcuni paesi dell’Asia del Medio Oriente, dei Balcani e dell’Europa dell’Est, mentre l’Africa purtroppo potrebbe presto riconfermare il triste primato della disperazione.
Il virus accelera la sua corsa, soprattutto nelle regioni più povere, nella scorsa settimana il numero di vittime e di contagi è tanto aumentato da essere pari a quello registrato negli scorsi tre mesi, da quando l’OMS ha dichiarato la pandemia. Una vera catastrofe umanitaria su scala globale, una pandemia che amplifica le povertà, che toglierà i diritti umani basilari a più di un miliardo di persone, riportando il mondo indietro di oltre cento anni secondo quanto indicato dal WFP – Word Food Programme.
Caritas Italiana e FOCSIV in questa emergenza hanno unito le forze in un’alleanza “per amore degli ultimi”, perché senza una visione d'insieme non ci sarà futuro per nessuno.
Oggi 8 luglio, Giornata Internazionale del Mediterraneo, Caritas Italiana e FOCSIV lanciano la Campagna “Dacci il nostro pane quotidiano”.
Un’occasione di impegno e mobilitazione per tutti, in primo luogo per sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica per preparare insieme il domani di tutti, senza scartare nessuno, riflettendo e impegnandosi sui temi della fame, della povertà, del lavoro, dell’educazione, delle disuguaglianze anche basandosi sugli approfondimenti che verranno proposti mensilmente sul sito www.insiemepergliultimi.it. Una Campagna volta a sollecitare un gesto concreto per sostenere gli interventi nelle varie aree del mondo delle Caritas e dei soci FOCSIV – 62 interventi in Africa, Medio – Oriente, Asia, America Centrale, America Latina, Europa dell’Est e Balcani - affinché si possa concretizzare un’azione semplice: “Condividi il pane. Moltiplica la speranza”. Una campagna che si avvale della partnership di AgenSIR, Agenzia DIRE, L’Osservatore Romano, Avvenire, Famiglia Cristiana, FISC – Federazione Italiana Settimanali Cattolici, TV2000, Radio INBlu, Radio Vaticana, Vatican
Lo sviluppo umano integrale. Dossier Caritas per anniversario della Laudato Si’
Diretta Web: “La concretezza della carità”
Online il Sussidio Diocesano: “L’annuncio del Vangelo nel tempo del Covid-19”
8xMille alla Chiesa Cattolica:più di una firma, una scelta.
Un piccolo gesto, una grande missione.
Ogni anno hai la possibilità di destinare l'8xmille alla Chiesa Cattolica. È un piccolo gesto d'amore, semplice come una firma. Come e dove metterla cambia in base al Modello che utilizzerai: Modello CU, Modello 730, Modello Redditi.
Grazie alla tua firma possiamo continuare a garantire i tanti servizi a sostegno di quanti si trovano in situazioni di bisogno, progettare attività e opere sul territorio come le mense, i dormitori, i centri d'ascolto e tanto altro. Firmare per destinare l'8xmille alla Chiesa Cattolica è molto più di una firma: è una scelta, libera e responsabile di chi si sente parte di una comunità, la sostiene e garantisce che non venga meno alla sua identità. Su www.8xmille.it potrai visualizzare il rendiconto e scoprire tante importanti novità sui progetti.Settimana LAUDATO SI’
Il 2020 celebra il quinto anniversario della Laudato Si’, firmata il 24 maggio 2015.
L’Enciclica di Papa Francesco sulla cura della nostra casa comune è fonte di ispirazione durante i momenti di difficoltà. Ci incoraggia a riflettere sui valori che condividiamo e a creare un futuro più giusto e sostenibile.
Il tema della Settimana Laudato Si’ è “tutto è connesso”. Durante la Settimana Laudato Si’, ci riuniremo da tutto il mondo come se fossimo una persona sola per discernere in preghiera gli insegnamenti di questo momento. Mentre il mondo vive una crisi che passerà alla storia, noi riflettiamo e ci prepariamo a costruire un mondo migliore.
La Laudato Si’ è stata accolta come un documento di una profonda e costante bellezza e ha spinto le persone di tutto il mondo a riflettere in maniera più approfondita più sul Creatore e il creato. La visione dell’ecologia integrale contenuta in essa, che intravede connessioni tra il modo in cui trattiamo Dio, la natura e ci trattiamo l’un l’altro, offre verità semplici ma profonde sui legami che ci uniscono.
Per partecipare ai tanti seminari, alle iniziative formative e al momento di preghiera mondiale clicca al link: https://laudatosiweek.org/it/home-it/NEWS da Opera Seme
Covid-19: Perfezionato il servizio a domicilio nelle Mense
EMERGENZA CORONAVIRUS: LA CONCRETEZZA DELLA CARITÀ
EMERGENZA CORONAVIRUS: LA CONCRETEZZA DELLA CARITÀ
Riuniti on line il 30 e 31 marzo Presidenza e Consiglio nazionale di Caritas Italiana
Il quadro degli interventi in atto, le prospettive, le speranze
“Radicati nella fede, è importante camminare insieme con spirito, cuore e testa”. Così Il Presidente di Caritas Italiana, S.E. Mons. Redaelli si è rivolto ai delegati regionali e agli altri membri del Consiglio nazionale ringraziandoli per quanto stanno facendo nelle varie Diocesi per non far mancare la presenza concreta accanto ai più bisognosi.
Oltre 2 milioni di euro dei 10 milioni messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana sono stati subito utilizzati dalle 218 Caritas diocesane per interventi di prima emergenza.
La Presidenza ha poi deciso di destinare subito altri 4 milioni di euro per le attività delle Caritas diocesane che sono state maggiormente colpite dalla pandemia.
Tutte le Caritas segnalano un aumento significativo delle richieste di aiuti alimentari dal 20 al 50%, nelle varie forme in cui sono stati rimodulati i servizi: pasti da asporto, pacchi a domicilio, empori, buoni spesa. Anche i servizi per senza dimora sono stati adattati all’emergenza, in parte trasformati in comunità protette, oppure ridistribuiti su più strutture.
Un altro intervento che accomuna tutte le diocesi è quello dell’ascolto, per via telematica o telefonica, con un’attenzione in particolare ad anziani e malati, ma anche pensato come sostegno psicologico per quanti sono provati e disorientati da questa pandemia.
Altro fronte di impegno comune è stato quello della fornitura di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, igienizzanti) per operatori, o anche per strutture che ospitano le persone più fragili. Là dove erano più carenti alcune Caritas hanno anche iniziato a produrle.
In molte diocesi vengono distribuiti aiuti alimentari e attivate iniziative specifiche per nomadi, circensi e giostrai costretti alla stanzialità; in altre vengono realizzati interventi di sostegno a iniziative per carcerati (accoglienza in caso di dimissioni dalle strutture o per chi può usufruire di pene alternative, supporto nelle necessità ordinarie data la sospensione delle visite dei familiari).
Non mancano poi iniziative rivolte alla povertà educativa in particolare dei minori con un sostegno allo studio e alla didattica a distanza. In altre diocesi si cerca anche di affrontare la difficile situazione dei migranti e richiedenti asilo, ora che sono sospesi i tirocini e i percorsi di inserimento e integrazione.
Costante è la ricerca di un lavoro in rete con altri organismi e la piena disponibilità a collaborare anche con gli enti locali nel rispetto delle rispettive specificità. Significativa è stata anche la messa a disposizione di strutture diocesane finora da parte di 65 diocesi per l’accoglienza di 1.100 persone tra medici, infermieri, persone in quarantena e senza dimora.
La somma rimanente del contributo Cei sarà utilizzata per i successivi interventi su tutto il territorio nazionale. Più di tutto emerge la preoccupazione che, come già avvenuto nelle precedenti crisi del 2008 e del 2012, l’attuale emergenza porti ad un aumento delle diseguaglianze sociali ed economiche fra le persone. “Questo invece è un tempo che richiede più solidarietà”, ribadisce il Consiglio nazionale, che poi sottolinea l’importanza di continuare ad essere in prima linea e dare un segno di presenza e di speranza. Nelle prove c’è la fatica ma ci sono anche tanti segni positivi, come testimoniano ad esempio i tantissimi giovani che hanno dato disponibilità ad attività di volontariato e grazie ai quali le Caritas riescono ad assicurare i molteplici servizi, anche mentre i volontari più anziani hanno temporaneamente sospeso il loro impegno in via precauzionale.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
- Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119