Il prossimo 16 dicembre a Gallipoli, nell'Hotel Costabrada, alle ore 20:30, l'Associazione Casa della Carità San Francesco d'Assisi ODV, organizza una cena di solidarietà a sostegno della mensa e del dormitorio che operano nella città di Gallipoli.
L'Associazione, braccio operativo della Caritas Diocesana Nardò-Gallipoli, gestisce queste due importanti opere di carità che, grazie all'operato del Centro d'Ascolto cittadino, accoglie, orienta e soccorre quanti si trovino in situazioni di fragilità sociale.
I volontari del Centro Ascolto, espressione sinodale unitaria delle parrocchie della città di Gallipoli, vi aspettano per trascorrere una serata di fraternità e di solidarietà
Anche quest'anno nella III Domenica d'Avvento, le Comunità Parrocchiali sono chiamate alla raccolta di offerte a sostegno del Fondo Diocesano "San Benedetto.
Il Fondo, nato durante la pandemia di Covid-19, è destinato al sostegno di persone in difficoltà economica momentanea. Grazie al Fondo San Benedetto in questi anni sono state aiutate decine di famiglie a sopportare il peso di un mutuo, di una spesa medica imprevista o altre situazioni di emergenza. In questo momento, soprattutto, in cui i tassi di interesse sono ancora assai elevati, sono diverse le richieste che giungono alla Caritas Diocesana da giovani famiglie impegnate proprio con il mutuo per la prima casa.
Puoi sostenere il Fondo con un'offerta nella tua parrocchia nella III Domenica d'Avvento oppure con un bonifico o con PayPal direttamente dal sito.
Dal 16 al 22 Novembre si terrà a Gallipoli la settimana della Carità.
Un' occasione per aiutare la comunità a vivere intensamente e a tutti i livelli la riflessione sulle povertà e le risorse del territorio, attraverso momenti di preghiera e incontri tematici, e per imparare ad incontrare i poveri "là dove essi si trovano".
Nel manifesto trovi tutti gli appuntamenti.
Si svolgerà Domenica 19 novembre, Giornata Mondiale dei Poveri, alle ore 17:00, nella sala convegni di Progetto Opera Seme a Galatone (SP 47) l'annuale convegno degli Operatori delle Caritas Parrocchiali, delle Opere Segno e dei Centri Ascolto Cittadini.
La data non è casuale e vuole evidenziare l'assoluta attenzione verso i poveri che sempre deve animare l'impegno della Caritas.
All'assemblea parteciperà il nostro Vescovo Fernando Filograna e il Delegato regionale Caritas Don Alessandro Mayer.
"Nella VII Giornata Mondiale dei Poveri siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno verso gli ultimi, chiunque essi siano. Rinnovare vuol dire anche non fermarsi al "già fatto" ma aprirsi con fiducia al futuro, partendo dal presente con la memoria grata del passato.
Fare quindi del tempo della storia il tempo della Grazia di Dio, la sola che abitandoci ci da' la forza di essere davvero fratelli e sorelle" (Don Giuseppe Venneri - Direttore Caritas Diocesana Nardò-Gallipoli)
"Perchè Dio non è un Dio di disordine, ma di pace" ( 1 Cor 14,33)
La nostra Diocesi di Nardò-Gallipoli aderisce all'appello del Patriarca dei Latini di Gerusalemme, Sua Beatitudine il Card. Pierbattista Pizzaballa, di vivere una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Terra Santa.
il Vescovo Fernando, insieme all'Ufficio di Pastorale Sociale - Giustizia e Pace - Custodia del Creato, la Caritas Diocesana e l'Ufficio Liturgico diocesano, invitano tutte le comunità parrocchiali e religiose a riunirsi in preghiera nella serata di martedì 17 ottobre
Sarà benedetto e inaugurato a Copertino il prossimo 8 maggio alle ore 20:00, da Mons. Fernando Filograna, Vescovo di Nardò-Gallipoli, il primo Emporio Solidale della Caritas Diocesana Nardò-Gallipoli.
L'inaugurazione sarà preceduta da un momento di presentazione nell'auditorium dell'Istituto Comprensivo Polo 3 "San Giuseppe da Copertino"; l'Emporio, infatti, è frutto della progettazione di Caritas Diocesana con i fondi dell'8xMille alla Chiesa Cattolica nell'ambito "cibo e aiuti materiali".
L'Emporio Solidale è un grande strumento di inclusione e partecipazione di un'intera comunità che si fa cura dei poveri, offrendo uno spazio dove sia possibile l'incontro e soprattutto la libertà di scelta rispetto alla gestione dei propri bisogni. Un'opera Segno è, infatti, principalmente un luogo in cui i poveri non siano ai margini ma si sentano parte di una comunità che accoglie, accompagna e non esclude.
Per questo motivo, a Copertino, con l'avvio dell'Emporio, sarà completamente chiusa la distribuzione degli aiuti alimentari nelle parrocchie che, invece, si occuperanno di animare il territorio per tenere desta l'attenzione e la partecipazione di tutta la comunità sulla custodia dell'emporio e, quindi, dei poveri.
Il Centro d'Ascolto Cittadino "Padre Egidio Merola" di Copertino, sarà il fulcro su cui si reggerà l'opera sociale dell'Emporio.
“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”.
Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno di realizzare migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
La campagna, on air dal 2 maggio, sottolinea la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che siano, essi non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.
Ecco, quindi, che con una firma per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.
“Anche la scelta della destinazione dell’8×1000 è un momento da vivere con responsabilità, nella consapevolezza che può essere una esperienza di grande carità”. Così si esprime il vescovo della diocesi Fernando Filograna che continua “Ho avuto modo, da presbitero prima e da vescovo poi, di accompagnare progetti e sogni che grazie a questa buona pratica si sono e si stanno concretizzando. Specialmente attraverso l’opera dei nostri sacerdoti e della Caritas, ho visto oggi “il buon samaritano” prendersi cura di chi oggi ha più problemi, è ai margini, è solo”.Nella nostra Diocesi, i fondi dell’8xmille si sono trasformati in aiuto ai poveri e in avviamento al lavoro, attraverso il progetto OPERA SEME FARM.
“Opera Seme Farm” è la naturale prosecuzione del Progetto Opera Seme (www.operaseme.it) . La produzione di prodotti ortofrutticoli freschi per il consumo nelle Mense Caritas e per le famiglie accompagnate dai Centri di Ascolto, ha consentito di aumentare gli standard qualitativi dell’offerta alimentare, introducendo tipologie di prodotti che, altrimenti, a causa soprattutto dei costi, sarebbero inaccessibili per i fruitori del servizio. I valori posti in essere hanno inciso su alcuni temi cari all’azione assistenziale e alla sfera educativa di Caritas, quali l’attenzione agli sprechi alimentari, la promozione del lavoro e della filiera corta, il rispetto della stagionalità, la valorizzazione delle tipicità del territorio, l’educazione alimentare, il ruolo della grande distribuzione, spesso foriera di ingiustizie.
Il Progetto, inoltre, ha indirettamente contribuito a:
garantire il lavoro dei contadini impiegati nelle Aziende agricole interessate dalla produzione degli ortaggi;
diversificare la produzione incentivando la stagionalità dei prodotti;
avviare la costituzione sul territorio dei Gruppi di acquisto solidale;
contrastare l’incuria dei terreni, tornati ad essere produttivi.
La nuova campagna 8xmille è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari. Le foto sono di Francesco Zizola. La casa di produzione è Casta Diva/Masi Film.
Sarà pianificata su tv e web con due spot da 30” e otto da 15” dedicati a diversi target, Inoltre, la campagna si svilupperà su stampa, affissione e radio.
Tutte le info sul sito www.8xmille.it
La sezione del sito, con foto e video, dedicata ad Opera Seme Farm
www.8xmille.it/progetti/2023/opera-seme-farm-una-filiera-etica-che-crea-lavoro-e-riduce-lo-spreco
Naufragio a Cutro (KR), la vicinanza di Caritas alle vittime
Don Marco Pagniello (Direttore di Caritas Italiana) fa appello alla comune responsabilità: servono soluzioni coraggiose e adeguate a un fenomeno globale
Tragico naufragio nei pressi di Cutro, nel Crotonese. Decine di persone sono morte nel tentativo di raggiungere le coste italiane. Cadaveri sono stati ritrovati sulla spiaggia, altre persone sono e rimarranno disperse in mare.
Di fronte a simili tragedie, la Caritas Italiana richiama tutti alla propria responsabilità per trovare soluzioni adeguate di fronte al fenomeno globale delle migrazioni, che guardino al bene comune e non a interessi di parte. È purtroppo solo l’ultimo di tanti episodi che ci devono interrogare. Questo naufragio avviene all’indomani della conversione in legge del decreto che limita gli interventi di salvataggio in mare. Caritas Italiana ribadisce l’urgenza di una risposta strutturale e condivisa con le Istituzioni e i diversi Paesi, affinché l’Italia e l’Europa siano all’altezza delle loro tradizioni, delle loro radici e del loro umanesimo.
La questione delle migrazioni, della fuga dalla miseria e delle guerre, non può essere gestita come fosse ancora un’emergenza. Penalizzare, anziché incoraggiare, quanti operano sul campo non fa che aumentare uno squilibrio di umanità. La vita è sacra e va salvaguardata, sempre: salvare le vite resta un principio inviolabile.
Caritas ribadisce l’urgenza di una risposta strutturale e condivisa sul fenomeno globale delle migrazioni.
Come già il Consiglio Permanente della CEI ebbe a ricordare alla vigilia delle elezioni, è tempo di scelte coraggiose e organiche, non di opportunismi, ma di visioni. È tempo che i diversi attori si confrontino per trovare una soluzione corale e costruttiva, per il bene di tutti. Da parte sua, la Chiesa continua ad assicurare l’impegno e la disponibilità nell’operosità concreta e nel dialogo. La bussola, per i cristiani e non solo, restano i quattro verbi indicati da papa Francesco in relazione alla questione delle migrazioni: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. L’accoglienza delle persone che arrivano e arriveranno sul nostro territorio è per noi un fatto importante, che ci impegna, al di là della discussione sull’opera delle Ong e del loro ruolo nel mare Mediterraneo.
Caritas Italiana, per conto della Chiesa che è in Italia e in collaborazione con altre organizzazioni e il Governo, col progetto dei Corridoi umanitari pone un “segno”: si possono, dunque si devono, organizzare vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi per mare e che diano prospettive reali alle persone migranti.
Un pensiero e una preghiera per chi, nelle ore passate ha perso la vita nel mare e a quanti, sopravvissuti, vivranno sempre segnati da un dolore che potrà essere lenito solo dalla nostra vicinanza umana.
Don Marco Pagniello
(Direttore di Caritas Italiana)
(Foto di copertina: ANSA)
Indetta la colletta nazionale. Caritas a sostegno delle popolazioni colpite
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio scorso la zona al confine tra la Turchia e la Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7 ed una ulteriore di magnitudo 6,4 il 21 febbraio. Oltre 46mila i morti accertati, drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le condizioni climatiche non facili in molte zone montane.
La rete Caritas in Turchia e Siria impegnata a supporto degli sfollati
In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas stanno distribuendo cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri, e stanno verificando i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici.
Caritas Siria è attiva con 295 operatori e volontari siriani ad Aleppo, Lattakia e Hama, all’interno dei vari centri che accolgono gli sfollati in scuole, chiese, moschee, palestre o campi spontanei. Particolarmente grave la situazione per i tanti anziani, più vulnerabili al freddo e al disagio nei centri di accoglienza, nonché al trauma di aver perso le proprie abitazioni. Un gruppo di volontari di Caritas Libano è partito da Beirut alla volta di Lattakia per affiancare Caritas Siria nell’aiuto alle popolazioni colpite. Si tratta di giovani volontari, formati grazie a un progetto sostenuto da Caritas Italiana. In Turchia si mantiene un contatto costante con gli operatori di Caritas Italiana presenti a Istanbul in appoggio alla Caritas nel Paese, che opera in continuo raccordo con le autorità locali per l’organizzazione degli aiuti.
La preghiera di Papa Francesco
«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto nell’Udienza generale di mercoledì 8 febbraio, papa Francesco -. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti, superando questa tragedia, e chiediamo alla Madonna che li protegga».
Indetta una Colletta nazionale per domenica 26 marzo (V di Quaresima)
Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali”.
La Presidenza della CEI ha deciso inoltre di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima) come “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte raccolte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023”.
Dal 27 febbraio al 5 marzo il Segretario Generale della CEI, mons. Giuseppe Baturi, accompagnato da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, si recherà in Siria per ribadire la solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione e per comprendere come aumentare l’efficacia degli aiuti offerti attraverso i progetti finanziati con i fondi dell’8xmille presenti sul territorio.
Caritas Italiana ha inviato due suoi operatori a supporto della Caritas in Turchia
Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con la Caritas in Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”. Due operatori di Caritas Italiana sono giunti ad Istanbul per affiancare la Caritas in Turchia nella gestione dell’emergenza considerata la complessità e la dimensione della crisi.
Il conflitto, deflagrato un anno fa, il 24 febbraio 2022, continua a essere caratterizzato da bombardamenti indiscriminati nelle aree civili che non risparmiano scuole, ospedali, centri comunitari, abitazioni. L’economia di base è pressoché ferma e la vita di ogni giorno dipende quasi totalmente dagli aiuti umanitari.
I dati aggiornati dalle Nazioni Unite dipingono uno scenario a tinte fosche: sono oltre 17.7 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, più di 5.9 milioni gli sfollati interni di cui un milione sono bambini.
Secondo quanto riportato dall’UNHCR, L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, sarebbero oltre 13 milioni i cittadini ucraini ad aver varcato i confini del proprio Paese in questi mesi di guerra, cercando riparo e protezione all’estero, soprattutto in Europa. Dietro i numeri, i dati, le statistiche ci sono persone sofferenti ed è preoccupante pensare che oltre un terzo della popolazione nazionale attualmente dipende dagli aiuti umanitari, per avere accesso a tutti quei beni primari e necessari ad una vita dignitosa.
Nel frattempo la fredda stagione invernale, aggrava il quadro complessivo generando forti preoccupazioni per uomini, donne, bambini e anziani. La guerra continua a ferire l’Ucraina nonostante la neve, il fango, il gelo della stagione invernale che in alcune aree del Paese può facilmente raggiungere i -20 gradi Celsius. Gli ucraini rimasti nel territorio nazionale, impossibilitati a fuggire inseguito all’invasione russa, sono alle prese con i continui blackout che lasciano intere città o porzioni delle stesse al freddo e al buio.
LA RISPOSTA DELLA RETE CARITAS
Le richieste di aiuto e assistenza umanitaria in Ucraina crescono e la risposta all’interno del Paese di Caritas Spes e Caritas Ucraina (le due Caritas ucraine), grazie anche al supporto della rete delle Caritas sorelle, non si ferma. Anzi, aumentano, ad esempio, i centri parrocchiali, dove si può trovare rifugio, protezione e beni di prima necessità, e i poli logistici per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di beni umanitari anche nelle aree più remote. La risposta a questa crisi si estende a tutti Paesi confinanti. Ad oggi sono stati lanciati progetti di medio e lungo periodo in risposta all’emergenza coordinati dalle Caritas nazionali con Caritas Internationalis e Caritas Europa in: Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia.
Dossier Ucraina .pdf (agg. 13 dicembre 2022)
Ucraina: scheda informativa progetti internazionali.pdf (agg. 16 febbraio 2023)
Ucraina: scheda informativa progetti in Italia.pdf (agg. 16 febbraio 2023)
COSA FA CARITAS ITALIANA
Caritas Italiana ha da subito manifestato vicinanza alle Caritas in Ucraina e nei Paesi vicini. In costante dialogo con le Caritas in Ucraina e in coordinamento con la rete internazionale, Caritas Italiana resta accanto alla popolazione colpita, supportando anche le Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo all’accoglienza di quanti arrivano in Italia. Tutti gli interventi sono realizzati in coordinamento e grazie al contributo della rete internazionale Caritas. Anche Caritas Italiana ha stanziato vari contributi per garantire l’operatività delle Caritas sorelle impegnate in questa emergenza.
Dal 3 marzo 2022 Mediafriends ha lanciato una campagna di raccolta fondi a favore della popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra e a sostegno delle iniziative umanitarie della Caritas Italiana. La campagna si è sviluppata fino al 15 giugno attraverso tutte le reti televisive, i tg, i programmi radiofonici, i siti internet e i social del Gruppo Mediaset. Inoltre vari gruppi bancari hanno avviato campagne di sostegno alle azioni di Caritas Italiana in Ucraina, nei Paesi limitrofi e per l’accoglienza in Italia.
SUL TERRITORIO ITALIANO
Nelle diocesi italiane si continua a lavorare su più fronti per garantire un’accoglienza adeguata a queste persone in fuga. Diverse attività sono state organizzate a livello locale: orientamento per espletamento di pratiche amministrative, di ambito sanitario, pratiche relative alle vaccinazioni, relative all’inserimento scolastico; raccolta beni di prima necessità; assistenza sanitaria; corsi di lingua; attività ludico-educative per minori; accompagnamento psicologico.
Le strutture maggiormente utilizzate: appartamenti, parrocchie, famiglie, istituti religiosi, centri di accoglienza. I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio. Ad oggi il totale delle persone accolte dalla rete ecclesiale ammonta a oltre 20mila persone.
Come segno di ulteriore attenzione, Caritas Italiana, nel mese di giugno 2022, ha promosso il progetto Apri Ucraina che, in continuità con lo spirito del progetto “Apri”, finanziato nei due anni precedenti, ha permesso di rafforzare le azioni a favore di oltre 6 mila beneficiari. Le attività finanziate sono state molteplici e rivolte sia agli adulti che ai minori. Oltre ai costi di vitto e alloggio, sono stati garantiti servizi di mediazione linguistica, corsi di italiano, accompagnamento legale, disbrigo di pratiche amministrative, attività ludico ricreative, assistenza psicologica.
Il progetto Apri Ucraina ha coinvolto 90 diocesi, per un totale di oltre 6mila beneficiari. Il numero complessivo degli interventi messi in opera da giugno 2022 a oggi è di 52.870.
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COME CONTRIBUIRE
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
PER INFORMAZIONI
Si tratta di un’emergenza complessa e Caritas Italiana – grazie ai contatti costanti con le Caritas locali, la rete internazionale e le Caritas diocesane italiane – monitora costantemente la situazione per adattare le risposte ai bisogni reali. Ringraziamo quanti stanno donando con generosità attraverso i diversi canali attivati e quanti con altrettanta generosità ci stanno facendo pervenire direttamente o tramite le Caritas delle rispettive diocesi la loro disponibilità a dare una mano in diversi modi per questa emergenza. Per facilitare la comunicazione con Caritas Italiana sono stati attivati i seguenti contatti:
per specifiche richieste concernenti donazioni e proposte di collaborazioni/accordi si possono inviare e-mail a donazioni@caritas.it;