“La Caritas diocesana […] dovrà essere prevalentemente strumento per creare una cultura della solidarietà, privilegiando la scelta educativa prima di quella operativa; i destinatari primi dell’azione della Caritas non sono i poveri, ma tutta la comunità che si mette al servizio dei poveri.”
La Caritas è un frutto del Concilio Vaticano II. Nel 1971 viene istituita da Paolo VI quale organismo della Chiesa Italiana e, otto anni dopo, viene istituita anche nella diocesi di Roma quale ufficio pastorale.
Nel pensiero di Paolo VI la Caritas aveva una funzione pedagogica, cioè educativa. Educare prima di tutto la comunità cristiana e come conseguenza quelli che sono i primi destinatari di Caritas: i poveri, gli emarginati, gli stranieri, i senza dimora, le vittime di tratta, le persone separate e non solo.
La Caritas, in ogni sua azione, ha due destinatari: i poveri e la comunità. Gli operatori Caritas sono da considerarsi degli educatori alla Carità e lo scopo della Caritas è coinvolgere la comunità per sensibilizzarla e aiutarla ad aprire gli occhi sulle difficoltà più prossime.
La sua principale missione non è quindi unidirezionale, ossia l’aiuto diretto, concreto, immediato ai poveri, ma è bidirezionale e pastorale: è un’esperienza di carità fatta di incontro, condivisione, partecipazione, scambio reciproco affinché le persone e le comunità vengano coinvolte e sensibilizzate